Chi Siamo

2 Agosto 2021

CHI SIAMO

Il cinema d’animazione è la nostra passione. Ma non solo… per noi è la freccia più alta del contemporaneo, quel contemporaneo che punta alla sintesi, all’interazione continua di segno e senso con gli spettatori che diventano player, giocatori, user, e a loro volta produttori di contenuto.

Insieme all’animazione, infatti, esploriamo con entusiasmo anche il gaming, la realtà aumentata, la realtà virtuale, il metaverso, il videomapping

Gli effetti visivi, che sono sempre più utilizzati nelle pellicole in live action, trasformano il reale sfruttando l’animazione e portando il cartoon ad essere protagonista di film e serie come AVATAR, MISSION IMPOSSIBLE, DUNE o LOVE, DEATH AND ROBOTS, STRANGER THINGS e CARNIVAL ROW.

Animation is film: il cinema d’animazione non è un genere, ma una tecnica. Ce lo hanno insegnato gli orientali: dal thriller all’horror, dal fantasy al poliziesco, dal fanta-politico al documentario, dalla fiaba al noir. Il motto di #animationisfilm, promosso da Guillermo del Toro parlando del suo ultimo successo Pinocchio, è il nostro motto.

#animation #cinema #gaming #immersivetechnologies #visualeffects

LA STORIA

FUTURE FILM FESTIVAL

IL CINEMA DEL FUTURO | IL FUTURO (NON SOLO) DEL CINEMA

Il Future Film Festival nasce alle soglie del 2000, anno emblematico di un futuro imminente e lontanissimo allo stesso tempo, che Kubrick già alla fine degli anni Sessanta raccontava con un visionario messaggio: “Il fatto terribile riguardo all’universo non è la sua ostilità ma al contrario la sua indifferenza. Per quanto sia vasto il buio là fuori noi dovremo sempre supplire con la nostra piccola luce”. (Stanley Kubrick, 1969).

Il futuro visto come grande ignoto e come momento di ripensamento della figura dell’uomo nell’universo e in una scala cosmica. “La distruzione dell’universo non avrebbe alcun significato se guardata dal punto di vista di una grandezza cosmica”.

Anche il cinema alla fine degli Anni Novanta subiva grandi trasformazioni e andava incontro all’ignoto. Il computer diventava centrale nell’elaborazione delle immagini e allo stesso tempo nella vita quotidiana delle persone (e-mail, World Wide Web).

Dalla presenza ‘intelligente’ di un computer in 2001 Odissea nello spazio, futuribile visione del genio di Kubrick, si passa ai computer in grado di generare immagini in movimento.

E la finzione, il gioco tra reale e virtuale, l’incursione di attori reali in scenari virtuali, o personaggi digitali in set reali, crea la più magica illusione di tutti i tempi, quella sognata già da George Meliès. Il cinema d’animazione, segno magico della finzione per eccellenza, non può che entrare a pieno titolo in questo universo.

Anno 2006. Il Time Magazine mette come “person of the year” uno schermo del computer con scritto YOU. Nel sottotitolo la spiegazione “Si, tu controlli l’era dell’informazione. Benvenuto nel tuo mondo.”

Lo stesso cinema si appropria di questa evidenza: sempre più diventano importanti esperienze extra-wide screen come i video games, YouTube (nato appunto nel febbraio 2005), i mobile-devices, le serie, il cinema come giostra con gli occhiali 3D, fino alla VR di oggi che rende protagonista lo spettatore, trasformandolo in player.

Di più, oggi il produttore di immagini deve confrontarsi con tanti altri produttori ‘amatoriali’. La definizione open source, o opera aperta se la vogliamo chiamare ‘alla vecchia’, entra con diritto anche nel mondo del cinema.

Come afferma Guido Bartorelli in Art Tube (edizioni Cleup 2010), uno dei film emblematici di questo cambiamento di rotta del rapporto tra cinema, produttori e spettatori è Be Kind Rewind di Michel Gondry (2008).

“Sono i consumatori che si appropriano liberamente dei film che amano (…). In questo modo un’intera collettività diventa prosumer.” Dove non è tanto importante l’alta qualità dell’immagine, quanto invece la sua trasformabilità, che la rende vicina a noi.

Ecco il grande garbuglio da cui, infine, traiamo contenuti e ispirazioni per il programma del Future Film Festival. “Il film non ha ancora percepito il suo vero senso, le sue reali possibilità… esse consistono nella possibilità che gli è peculiare di portare all’espressione con mezzi naturali e con una capacità di convincimento assolutamente incomparabile ciò che è magico, meraviglioso, sovrannaturale”. (Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi ristampa 2000).

 

IL BOARD OF HONOR

Il board of honor del Festival conta personalità quali: Bill Laswell (musicista, compositore americano), Leslie Iwerks (regista, nipote di Ub Iwerks, creatore di Mickey Mouse), Bruno Bozzetto (regista, animatore italiano), Joe Cornish (regista americano), Peter Lord (regista inglese e co-fondatore della Aardman Animations), Priit Parn (regista, animatore estone), Silvia Pompei (animatrice italiana che attualmente lavora alla serie The Simpsons in USA), Bill Plympton (regista, animatore americano), Ikue Mori (musicista, compositrice giapponese), Raul Garcia (regista americano), Bruce Sterling (scrittore, saggista americano), Barry Purves (regista, animatore inglese), Beto Shibata (graphic designer brasiliano). L’Associazione lavora con artisti del calibro di Alessandro Mendini, Massimo Caiazzo, Laurina Paperina, Superdeux, Laurence Gartel, Antonio Riello, Pablo Echaurren, Luigi Presicce, Andrew Spradbery, Kensuke Koike, Eleuro, DEM, Matteo Capobianco (Ufo 5), Michael Dumontier, Marina Bolmini, Alex Pinna, Studio Croma

 

ASSOCIAZIONE AMICI DEL FUTURE FILM FESTIVAL

L’Associazione Amici del Future Film Festival ha lo scopo di promuovere la cultura cinematografica legata ai temi del futuro e della tecnologia, e vuole promuovere le scienze legate all’immagine in movimento, sia presso un pubblico di giovani adulti che di studenti. L’Associazione ha sede a Bologna, città aperta alla ricerca sul cinema, dalla Cineteca di Bologna al DAMS, fino alle molte realtà produttive del territorio. Di concerto con le istituzioni, l’Associazione opera anche a favore di bambini e adolescenti, creando percorsi laboratoriali per imparare a fare il cinema d’animazione, e con gli effetti speciali. L’aspetto educational è quello che più ci piace, con il desiderio di educare le nuove generazioni ad utilizzare in modo creativo le tecnologie che hanno a disposizione, senza abusarne. Ci piace anche contribuire alla diffusione di opere cinematografiche che non hanno (ancora) o non hanno avuto (mai) una distribuzione nazionale.

 

RETE DOC

Rete Doc è il più grande network cooperativo di professionisti dell’industria culturale e creativa che da oltre trent’anni offre servizi di qualità ad aziende, enti e istituzioni nei settori cultura e spettacolo, creatività e innovazione, ricerca e formazione, turismo e territorio, comunicazione e media. Nasce a Verona nel 1990 con Doc Servizi che ha evoluto la sua proposta cooperativa come rete che oggi conta 9 società, una fondazione e 31 uffici in tutta Italia e all’estero (a Parigi e San Marino), con 9.000 professionisti. Rete Doc è il primo e unico gruppo paritetico cooperativo* del settore culturale.

 

STAFF

Roberto Calari
Consigliere delegato Doc Servizi

Giulietta Fara
Direzione artistica

Andrea Minetto
Direzione generale

Marina Bellei
Comunicazione & Marketing

Sara Montali, Silvia Vazzana
Ufficio stampa

Alessandra D’Aloise
Accoglienza e Logistica

Mauro Luccarini
Art direction

Martina Ansaloni
Grafica & Motion design

Antonio Cavallini, Margherita Ronzoni
Social media management

Samuele Birmani
Responsabile programmazione

Maddalena Carbon
Responsabile di produzione

Silvia Michelangeli, Aurora Ventura
Segreteria organizzativa

CONTATTI

info@futurefilmfestival.it

 

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